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ROSARI NEI VARI LUOGHI DELLA PARROCCHIA

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ADORARE

Pensando al Tuo comandamento

Se ti avessi incontrato

sulle aride strade di Galilea,

se ti avessi visto riposare

in casa a Betania,

o se ancora, ascoltandoti,

avessi vissuto brividi di felicità

quando perdonavi l’adultera

o cacciavi i mercanti dal tempio,

penso che ti sarei stato amico fedele.

 

Poi ascolto questa tua parola

e scopro di essermi illuso.

Non ti avrei mai riconosciuto,

seguito, amato– nonostante promesse –

perché non so amare

come ami tu.

E gli altri vedo estranei,

o concorrenti o, e son pochi,

amici con prudenza.

 

Se mi dai – e lo invoco –

il tuo Spirito di amore,

allora sarò capace

di vederti ancora qui, tra noi.

Sul volto di ogni uomo

scoprirò un tratto del Tuo volto

e, pieno di gioia, vivrò

attendendo di essere riconosciuto da Te.

Amen.             G. Sacino

CONFRONTARE

  • Considerate bene quanto qui insegniamo, che cioè i fatti degli uomini non si differenziano se non partendo dalla radice della carità. Molte cose infatti possono avvenire che hanno una apparenza buona ma non procedono dalla radice della carità: anche le spine hanno i fiori; alcune cose sembrano aspre e dure; ma si fanno, per instaurare una disciplina, sotto il comando della carità. Una volta per tutte dunque ti viene imposto un breve precetto: ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può procedere se non il bene (S. Agostino).
  • Manteniamoci fedeli a questo comandamento del Signore di amarci gli uni gli altri, e osserveremo tutti gli altri suoi comandamenti, perché tutti gli altri comandamenti sono compresi in questo (S. Agostino).
  • Vorrei che vedessi in Gesù, nel Verbo, l’amore che ci ha dimostrato... In lui guardiamo nient’altro che il suo amore, perché Dio è amore. L’amore è la sua essenza, nell’amore si trovano tutte le sue infinite perfezioni ( Teresa de Los Andes).
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VI DOMENICA DI PASQUA 

Dal Vangelo secondo Giovanni 15,9-17

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». 

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IL FACCIA A FACCIA DELLA CURA

Leggi questo brano e ti pare la culla dove è teneramente custodita l’essenza del cristianesimo. Tutto inizia da un fatto: tu sei amato (come il Padre ha amato, così io ho amato), da cui consegue un altro fatto: ogni essere vivente respira non soltanto aria, ma amore e comunità (rimanete nel mio amore).

Se questo respiro cessa, non vive, e tutto converge verso una meta dolce e amica: questo vi ho detto perché la gioia vostra sia piena, perché giunga al colmo.

L’amore è un nome che brucia su tutte le labbra, e la gioia è un attimo immenso. Ma Gesù indica le condizioni per dimorarvi: osservate i miei comandamenti.

Roba grossa. Questione che riempie o svuota la vita.

L’amore è da prendere sul serio, ne va della nostra gioia.

Anzi, ognuno di noi vi sta giocando, consapevole o no, la partita della propria eternità. Io però faccio fatica a seguirlo: l’amore è sempre così poco, così a rischio, così fragile. Faccio fatica perfino a capire in cosa consista l’amore vero, dove si mescola tutto: passione, tenerezza, lacrime, paure, sorrisi, sogni e impegno concreto.

L’amore è sempre meravigliosamente complicato e sempre imperfetto, cioè incompiuto. Sempre artigianale, e come ogni lavoro artigianale chiede mani, tempo, cura, regole: se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore.

Ma come, Signore, chiudi dentro i comandamenti l’unica cosa che non si può comandare, l’amore?

Mi scoraggi: il comandamento è regola, costrizione, sanzione. Un guinzaglio che mi strattona. L’amore invece è libertà, creatività. E’ divina follia!

Gesù non chiede semplicemente di amare, no! Non gli basta.

Ci sono anche amori violenti e disperati, amori tossici, e lui vuole di più: amatevi gli uni gli altri in reciprocità, in un faccia a faccia che si prende cura dell’altro. Non si ama l’umanità in generale, si amano le persone singolarmente, ad una ad una.

E poi scrive la parola che fa la differenza: amatevi come io vi ho amato.

Lo specifico del cristiano non è amare, questo lo fanno in tanti e in tanti modi. Ma è amare come Cristo, che cinge un asciugamano e lava i piedi di chi ama, cioè tutti. Che non manda via nessuno; che se lo ferisco, mi guarda e mi ama. Come lui si è fatto canale dell’amore del Padre, così ognuno si farà canale libero perché l’amore circoli nel corpo del mondo. Se ti chiudi, in te e attorno a te qualcosa muore, e la prima cosa a morire è la gioia. Chi ti ama davvero?

Non certo chi ti riempie di coccole. L’amore vero è quello che ti spinge, ti incalza, ti obbliga a diventare tanto, infinitamente tanto, a diventare il meglio di te (Rainer Maria Rilke). Così ai figli non servono cose, ma padri e madri che diano orizzonti e grandi ali, per diventare il meglio di ciò che possono diventare.

Parola di Vangelo: se ami, non sbagli. Se ami, non fallirai la vita. Se ami, la tua vita è stata un successo, comunque.                                                                              Ermes Ronchi

VIVERE

  • Al mattino incominciando la giornata rileggiamo un versetto della 2ª lettura o del vangelo aggiungendo sempre il versetto: «Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
  • Amare come Gesù ci ha amati produce in noi la vera gioia. Facciamo piccoli gesti di amore e verifichiamo ogni giorno l’impegno nell’esame di coscienza.

ROSARI

SAN GIOVANNI: 8,30 tutti i giorni

SAN GIUSEPPE: 17,45 tutti i giorni (dal Lunedì al Venerdì)

MADONNA DI LORETO: 20,45 tutti i giorni

SAN ROCCO: 20,30 tutti i giorni

MADONNA DELLA NEVE: 20,30 solo il Giovedì

RICARDESCO: 20,30 tutti i giorni

PIAZZA ROSSETTI:  20,30 tutti i giorni

CASA DI NAZARETH: 17,30 dal Lunedì al Venerdì

SAN MARTINO: 20,30 tutti i giorni

PROPOSTE CANTI

               Donazioni

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Caritas:      IT32O0306909606100000060719

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C.F. dal Villaggio della Carità 92058650018

C.F. CASA NAZARETH; 07213260016;

C.F. ASD Oratorio San Filippo Neri: 92052810014

CF parrocchia Santi Giovanni Battista e Martino 83000350013

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